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TAPPE

"Le persone

non fanno i viaggi,

sono i viaggi

che fanno le persone..."

TAPPA  1

da Lourdes a

Oloron Sainte Marie

(68 km)

 

La prima Tappa ha inizio dall'aeroporto di Lourdes.

Una volta riassemblata la Mountain Bike ha inizio la lunga pedalata verso Santiago di Compostela.

 

La prima sosta è d'obbligo: il Santuario mariano e la visita alla grotta

 

Da qui si riparte tenendo il rilievo pirenaico sulla sinistra.

 

Il sentiero corre non distante dalla strada a cui poter far ricorso in caso di pioggia che qui è molto frequente.

Si oltrepassano diversi fiumi e piccoli villaggi, prima di giungere al  caratteristico borgo di Oloron Sainte Marie.

 

 

 

TAPPA 1
Lourdes: la storia

 

Situata a circa 9 ore di distanza da Parigi, ai piedi dei Pirenei, la piccola cittadina riceve più di 5 milioni di visitatori ogni anno, tra pellegrini e turisti, dovute alle

apparizioni della Madonna annunciate nel 1858 dalla giovane Bernadette Soubirous, diventando così la più grande meta di pellegrinaggio cattolico di Francia e di uno dei santuari mariani più popolari nel mondo.

 

Sono ben oltre 100.000 i volontari che ogni anno si prestano a servire i malati e i disabili durante il soggiorno: l'energia data dalla fede è nell'aria in modo palpabile.

Il Santuario di Nostra Signora di Lourdes si estende per 52 ettari e comprende 22 luoghi di culto, tra cui la grotta sacra, basiliche e una varietà di edifici per i pellegrini e gli ammalati.

 

L'apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous avvenne l'11 febbraio 1858: sulla roccia soprastante la grotta dove la Madonna fece sgorgare acqua, venne costruita nel 1871 la Basilica dell'Immacolata Concezione o Basilica Superiore (consacrata nel 1876) e nel 1901 fu consacrata un'altra basilica, chiamata del Rosario o inferiore, unita alla prima da gradinate e archi.

Nel 1882, a seguito di numerose guarigioni fra i pellegrini che si erano bagnati con l'acqua della fonte, venne istituito un Ufficio particolare che aveva il compito di raccogliere le documentazioni e di stabilire la veridicità dei singoli casi per comunicarle alle competenti comunità ecclesiastiche.

Originariamente sonnolenta città del mercato, sulla strada per le terme dei Pirenei, Lourdes è diventata nel tempo un grande centro di pellegrinaggio. La località può essere divisa in due parti: quella internazionale, composta dalla zona spirituale che contiene la grotta e le chiese (note come Domaineo Santuari), e quella francese, incentrata sulla piazza e il palazzo del comune.

I numerosi credenti si ritrovano nei sacri luoghi per pregare e far visita alle maggiori attrazione della città, tutte comunque legate alle apparizioni mariane.

Alla Grotta di Massabielle, la Vergine è apparsa a Bernadette 18 volte nel 1858.

Oggi l'accessibilità al sito da parte dei pellegrini è possibile sia di giorno che di notte, anche attraverso la celebrazione di una messa giornaliera.

La presente statua della Madonna raffigura la Vergine nella posizione e nel luogo della prima apparizione, lo stesso in cui si dice ella abbia annunciato in dialetto locale: "Io sono l'Immacolata Concezione".

Sul fondo della Grotta, a sinistra dell'altare, troviamo la sorgente miracolosa, che secondo le cronache dell'epoca uscì fuori dal nulla il 25 febbraio 1858, durante la nona apparizione, quando a Bernadette la stessa Vergine chiese di scavare con le mani un po' di terra ai suoi piedi.

Da quella primavera l'acqua, che è potabile, viene raccolta in appositi serbatoi e offerta ai pellegrini. Nel 1882, a seguito di numerose guarigioni fra i pellegrini che si erano bagnati con l'acqua della fonte, venne istituito un apposito ufficio di controllo, il Lourdes Medical Bureau, con il compito di raccogliere le documentazioni e di stabilire la veridicità dei singoli casi comunicandole alle competenti comunità ecclesiastiche. 

Lourdes: la grotta

 

Sin dal momento delle apparizioni, molte persone hanno dichiarato d'essere state guarite dal bere o dall'essere bagnati dalle acque di Lourdes.

L'acqua è fornita gratuitamente a tutti coloro che la chiedono: i primi rudimentali impianti dei bagni furono costruiti nel 1850 da costruttori locali. Fino al 1880 c'erano solo due piscine, che venivano riempite da una pompa manuale, in seguito venne costruito un bagno di legno contenente quattordici piscine.

I bagni attuali sono originari del 1955. L'attuale Cammino dell'Acqua venne introdotto nel 2002 e consiste in una serie di nove stazioni ognuna delle quali contiene una piccola fonte.

 

Durante il cammino i pellegrini sono invitati a bagnarsi nelle acque, a bere e a meditare su alcuni passi della Bibbia: durante i bagni in genere i fedeli riportano alcune inspiegabili sensazioni fisiche, una delle più comuni è quella di ritrovare alcune parti del proprio corpo completamente asciutte nonostante l'immersione, benché piuttosto veloce. 

 

Sulla roccia soprastante la grotta di Massabielle venne costruita nel 1871 l'impressionante Basilica dell'Immacolata Concezione o Basilica superiore (consacrata nel 1876), una grande struttura in tipico stile neo-gotico, a cinque navate, opera dell'architetto Hippolyte Durand.

Sul lato ovest della piazza, unita da gradinate e archi, è situata la Basilica del Rosario, con due torrette: costruita nel 1889 in stile romano-bizantino e consacrata nel 1901, la chiesa può contenere fino a 4.000 persone.

All'interno si trovano 15 cappelle dedicate ai Misteri del Rosario. 

Le sue tre arcate raffigurano misteri della vita, gaudiosi, dolorosi e gloriosi.

I cattolici in pellegrinaggio usano meditare su questi misteri mentre recitano il rosario.

L'ovale Basilica di Pio X, consacrata nel 1958, è una delle chiese più grandi del mondo, capace di ospitare oltre 20.000 persone.

Nelle vicinanze si possono visitare il Museo di Bernadette che contiene alcune testimonianze della vita della santa, la Casa natale di Bernadette e il Château-Fort de Lourdes, una fortezza militare medievale di importanza storica, nel cui interno è inoltre ospitato il Museo dei Pirenei con collezioni d'artigianato regionale e costumi, tra cui una ricca collezione di bambole a tema religioso.

Oloron Sainte Marie

 

Il cuore della città si articola in tre quartieri storici, Sainte-Marie, sulla riva sinistra della gave d'Aspe, Sainte Croix, fra la riva destra della gave d'Aspe e la riva sinistra della gave d'Ossau, e Notre-Dame, sulla riva destra della gave d'Ossau.

Nella seconda metà del XIX secolo, dopo la costituzione di un comune unico, fu edificato il ponte di Sainte-Marie, per agevolare i collegamenti fra l'ex-città episcopale e quella viscontea e venne edificata la chiesa neo-gotica di Notre-Dame nel quartiere omonimo.

In quegli stessi anni, sempre nel quartiere di Notre-Dame, sorse, per iniziativa di una famiglia di armatori il parc Pommé, un giardino di quasi quattro ettari ceduto, nel Novecento, al comune.

Da visitare la Cattedrale Sainte-Marie, classificato nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO: questo edificio di stile romanico-gotico deve la sua esistenza ai numerosi bottini riportati dal visconte Gastone IV il Crociato dopo la sua partecipazione alle Crociate e alla Reconquista.

dove dormire

Relais
LE BASTET

 

64400- Oloron Sainte Marie

(in centro città)
Tel.  +33 6 44 80 70 96
  

Cammino di Santiago

TAPPA 2
TAPPA  2

da Oloron Saint Marie

a Sangüesa

(151 km)

 

La seconda tappa è veramente impegnativa fin da subito, con la lunga salita lungo le pendici verdi dei Pirenei verso il Passo di Somport: poco più di 50 km di salita per un dislivello di oltre 1500mt.

 

Da qui la discesa verso Jaca lungo il fiume Aragòn su strada asfaltata, poi si prosegue su percorso ondulato tra sterrati, strade di campagna e tratti in asfalto.

 

Passata Artieda, si  affronta ancora un'ultima salita per raggiungere il versante occidentale del bacino idrico di Yesa.

 

Un cartello e una grande pietra indicano il confine tra le province di Aragona e Navarra.

 

Dopo pochi chilometri si arriva al termine della tappa a Sangüesa.

il Passo di Somport

 

Il suo nome viene dal latino Summus Portus: segna la frontiera tra la val d'Aspe francese e la valle del fiume Aragón in Spagna.

Dal percorso della via tolosana in Francia, si arriva ai 1640 metri di altitudine: è qui che i romani avevano costruito una via che collegava le rgioni dell'Iberia Romana con la Provenza.

Vicino al passo c'è un piccolo monumento al pellegrino e lì vicino un cippo indica i chilometri mancanti: Santiago di Compostela 858 km e Unduès de Lerda 87 km.

Poco più in basso, si trovano le rovine dell'antico ospedale di Santa Cristina.

 

Jaca

 

Primo baluardo spagnolo nelle guerre contro gli arabi fin dal 758, divenne nel 1035 capitale del regno di Aragona.

In seguito la sua storia è legata strettamente alle vicende del cammino: per oltre tre secoli i pellegrini del sud della Francia e dell'Italia sceglievano questo percorso perchè ritenuto più sicurpo rispetto a quello di Roncisvalle.

Jaca beneficiò di privilegoi e concessioni regie per il suo ruolo di importante centro di accoglienza dei pellegrini.

Importante la Cattedrale dell' XI secolo, considerata il più antico edificio romanico di Spagna, e di notevole interesse le Torre dell'Orologio del XV secolo, il Municipio e la grande fortezza pentagonale (Ciudadela), costruita per difendere la valle dalle incursioni francesi.

Artieda

 

Le sue vie mantengono ancora la pavimentazione di pietra.

Nella parte alta c'è la bella chiesa di San Martìn, dei secoli XI-XVI.

 

Il bacino artificiale di Yesa venne costruito tra il 1936 e il 1959 per fornire l'acqua all'arida regione tra Saragozza e Pamplona. L'inondazione di questa parte della regione comportò la scomparsa di luoghi storici come le terme romane di Tiermas e di lunghi tratti del cammino medievale.

 

La riduzione delle terre coltivabili e l'alterazione di antiche vie determinò il lento abbandono delle cittadine della zona che si ridussero in breve a villaggi fantasma. oggi alcuni di questi antichi pueblos storici stanno tornando lentamente alla vita, supportati anche dalle Associazioni amiche del Cammino di Santiago.

 

Sangüesa

 

La sua storia è molto antica e risale al tempo dei romani. L'antica Sangüesa de la Vieja, che oggi si trova nella località di Rocaforte, ebbe un ruolo importante nelle vicende che coinvolsero i mori e il regno di navarra.

 

Nel XII secolo il re Alfonso di navarra decise di costruire più a sud una nuova città, più fortificata, sulla riva del fiume Aragòn. Per lungo tempo l'afflusso dei pellegrini accrebbe il prestigio e la ricchezza della città.

Meritano una visita la Chiesa di Santiago, con all'esterno una statua dipinta di Santiago, la Chiesa de Salvador e la Fuente de San Francesco con un portale decorato con ben 300 statue.

 

Troviamo qui anche il primo convento francescano di Spagna, fondato secondo la tradizione da San Francesco durante il suo pellegrinaggio nel 1212.

 

 

 

dove dormire

Albergue de Peregrinos
MUNICIPAL DE SANGÜESA

 

31400 Sangüesa

Tel.  +34 659068769

          +34 948871693

Cammino di Santiago

TAPPA 3
TAPPA  3

da Sangüesa

ad Estella

(75 km)

 

S riparte da Sangüesa, la città dove sostò anche San Francesco durante il suo pellegrinaggio a Santiago di Compostela nel 1212.

Dopo aver superato Rocaforte, inizia un lungo percorso su pista di terra e pietre attraverso campi coltivati e boschi sino ad incontrare Izco.

Si continua su terreno accidentato superando due salite piuttosto impegnative (Alto de Ajbar e Alto de Loiti) per raggiungere Monreal, con il suo bel ponte romanico ad un solo arco.

Ancora saliscendi fino a Tiebas, poi il sentiero tortuoso aggira l'autostrada per arrivare al pianoro di Eunarte (in lingua basca "cento porte") e l'isolata iglesia de Santa María de Eunate circondata da un bel colonnato di 33 archi con capitelli decorati.

Si continua sul sentiero sino a Puenta la Reina, punto d'incontro con il più celebre Cammino Francese proveniente da Roncisvalle e Pamplona.

Ancpora pochi chilometri per giungere ad Estella.

Santa María de Eunate

 

La chiesa è stata costruita in stile romanico nella seconda metà del XII secolo: nato inizialmente come santuario mariano di una Fraternità locale divenne poi, per la sua posizione isolata, un importante ospizio per pellegrini (come documentato dalle conchiglie, caratteristiche del pellegrinaggio giacobino, rinvenute nelle tombe che si trovano all'interno chiesa).

 

L'eremo è circondato da un colonnato di 33 archi con capitelli decorati: l'armonia della pianta ottagonale è rotto da un abside pentagonale e dalla torretta a pianta quadrata.

L'originalità del progetto architettonico di questo tempio ha attirato molta attenzione di visitatori e studiosi: infatti questa struttura non era così comune nella Spagna romanica;

 

Ci sono alcuni esempi, come la chiesa di San Marcos de Salamanca (anello) o Vera Cruz a Segovia (decagonale), ma sostanzialmente diverse per il tipo di costruzione, a causa delle imperfezioni di Eunate. 

La costruzione più simile a Santa Maria de Eunate è la chiesa di Torres del Río, anch'essa in Navarra.

 

L'attuale posizione isolata di questo monumento, grazie alla quale vi è stato uno sviluppo nella zona circostante, invita l'immaginazione dei visitatori ed è stata la scena per diversi progetti documentaristici relativi ai Templari.

Puente la Reina

 

In questa località della bassa Navarra, il Cammino di Santiago attraversa ancora oggi il rio Arga sul ponte fatto costruire nell'XI secolo da una regina di Navarra, sulla cui identità ancora si discute: prima che la Spagna venisse unificata sotto un'unica corona sarebbero dovuti trascorrere altri cinque secoli. Qui convergono il Cammino Francese, proveniente da Roncisvalle, e quello Aragonese, che attraversa il passo di Somport.

Posto a  345 metri sul livello del mare, Puente la Reina è una delle località più basse di tutta la Navarra, e la più bassa in assoluto di tutto il Cammino prima di entrare in Galizia. E' anche una delle più calde, dove nei pomeriggi d'estate le temperature superano facilmente i 40 gradi.

Il centro del piccolo paese è raccolto attorno alla medievale Calle Mayor: i principali monumenti, essendo per lo più antichi ospizi per i pellegrini, sono un pò decentrati. Le tre chiese più importanti, costruite tra l' XII e il XIV secolo, sono dedicate a San Giacomo, S. Pietro e al SS. Crocefisso.

dove dormire

Albergue de Peregrinos
MUNICIPAL DE SANGÜESA

31200  - Estella 

la Rua nº 50
Tel. +34 948 55 02 00

Cammino di Santiago

TAPPA  4

da Estella

a Logroño

(49 km)

 

 

Usciamo dalla Puerta de Castilla in direzione Monasterio de Irache, dove ci fermiamo per l'antico rito: una fontana offre a tutti i passanti del vino rosso a ricordo dell'antica ospitalità dei monaci.

Saliamo verso il paese di Azqueta per proseguire tra  campi coltivati a vite: i filari si alternano ai pioppeti ai lati dello sterrato che ci conduce fino a Los Arcos.

Da qui si raggiunge prima Sansol e poi Torres del Río.

 

Continuiamo a seguire le frecce gialle, simbolo di questo cammino, entrando nella regione de la Rioja.

Prima dell'ingresso a Logroño, si passa davanti alla Casa de doña Felisa, nota per anni come l'abuela de peregrinos (la nonna dei pellegrini): il banchetto davanti alla sua casa ha accolto migliaia di pellegrini ed oggi sua figlia continua la tradizione.

Logroño


Con i suoi 150.000 abitanti il capoluogo della regione autonoma di La Rioja, la più piccola regione della Spagnad ed è da sempre, grazie alla sua posizione geografica a ridosso dei Pirenei settentrionali, un crocevia di strade antiche e moderne, la più famosa delle quali è proprio il Cammino di Santiago.

Antica colonia romana, fondata dai Romani con il nome di Vareia, e successivamente, dopo il crollo dell'Impero Romano,occupata dai Celti. Dal 10 secolo in poi è stata a lungo contesa tra il Regno di Navarra e quello di Castiglia, fino alla conquista definitiva da parte del sovrano di Castiglia Alfonso VI nell'Anno Domini 1095.

 

La cittá conobbe allora un momento di splendore, contrassegnato da una evoluzione dei rapporti sociali all'interno della comunità cittadina. Il re Alfonso VI scelse Logroño per rendere pubblico un editto che regolava la vita e i diritti dei cittadini del tempo, modello che fu poi esportato in molte città castigliane.

La storia di Logroño conobbe anche momenti meno felici, come durante il tremendo periodo dell'Inquisizione; la città fu scelta come uno dei principali Tribunali dell'Inquisizione e moltissime persone furono torturate e uccise in quel periodo buio della storia della cristianità spagnola.

 

Logroño oggi è una vivace città le cui fonti economiche principali sono date dalla agricoltura, in particolare dalla produzione vinicola, dal commercio e dal turismo: centro di produzione e di commercializzazione del vino Rioja, apprezzato in tutta la Spagna, la città è gemellata con Brescia.

I momenti più celebri di Logroño sono le sue Chiese, sorte dopo l'abbandono della cittá da parte dei Celti e l'annessione al regno di Castiglia: la più grande è  la Cattedrale di Santa Maria de La Redonda.

TAPPA 4

Di epoca antecedente di un paio di secoli è la Chiesa di San Bartolomè , mentre famosa è  la Chiesa di Santa Maria del Palacio per essere stata una delle sedi dei mitici Templari nel XII secolo. Interessante è anche la Chiesa di Santiago la Real, tappa obbligata per i pellegrini diretti al Santuario di Compostela.

Oltre alle Chiese, di rilevanza storico-architettonica è  il Ponte sull'Ebro edificato nel 1183. Il centro storico della cittá, il “Paseo del Espolon", è  ricco di giardini, statue e imponenti palazzi.

Infine il Museo che porta il nome della cittá è  interessante per le vestigia conservate a testimonianza di tutti i passaggi storici dalla fondazione della colonia romana Vareia fino a nostri giorni. 

dove dormire

Hostel Entresueños

 

26001 - Logroño

Calle Portales, 12
Tel. +34 941 27 13 34

 

Cammino di Santiago

TAPPA  5

da Logroño

a Santo Domingo

de la Calzada

(79 km)


Lasciamo la città alle nostre spalle e proseguiamo attraverso il grande parco cittadino de la Grajera, costruito attorno al lago artificiale.Si ritorna a salire verso navarrete con un paesaggio ancora dominato dai vigneti.

Oltrepassato un pianoro, affrontiamo il sentiero che si inerpica verso l'Alto de San Antòn, caratterizzato da molti cumuli di pietra lasciati dai pellegrini di passaggio.

Discesa rapida verso Najera da dove ci riportiamo su isolati sentieri lontani dai villaggi, tra campi coltivati e terra argillosa di colore rosso.

Con continui saliscendi si giunge infine a Santo Domingo de la Calzada entrando per la calle Mayor che porta direttamente nella piazza della Cattedrale.

 

Santo Domingo de la Calzada

 

Una delle località di La Rioja maggiormente influenzate dal Cammino di Santiago, un vero labirinto di strade medievali che nasconde un prezioso patrimonio in cui si distinguono le mura, la Cattedrale e il vecchio ospedale dei pellegrini.

La gastronomia e i prestigiosi vini di La Rioja sono solo alcune delle attrattive della zona in cui è anche possibile conoscere la culla del castigliano e i monasteri di Suso e Yuso a San Millán de la Cogolla.

 

I pellegrini che percorrevano le terre de La Rioja solevano riposare sulle rive del fiume Oja, presso il bosco della Hojuela: fu qui che Santo Domingo costruì un ponte ed eresse un rifugio, un ospedale ed un eremo, dando origine alla cittadina che ottenne poi il riconoscimento di città per concessione di Alfonso XI nel 1334.

A Pedro I “Il Crudele” si devono le mura di cinta che ne rinforzano il perimetro medievale, dichiarato Complesso di Interesse Storico-Nazionale.

L’eremo originario divenne prima chiesa dedicata al santo, e più tardi fu consacrato Cattedrale.

Situata nella centralissima piazza del Santo, la sua costruzione ebbe inizio nel 1158 ed è in stile gotico, sebbene presenti elementi di origine romanica, come la facciata e l’abside, e di stile barocco e rinascimentale, come la snella torre separata dal corpo della cattedrale.Al suo interno risalta una bella pala d’altare in stile plateresco e il sepolcro con una scultura di fattura romanica del Santo.

Di fronte alla Cattedrale si erge l’antico Ospedale dei Pellegrini, oggi Parador di Turismo: la sua struttura originale, del XII secolo, fu eretta da Santo Domingo per accogliere i pellegrini che si recavano alla città di Santiago di Compostela.

TAPPA 5

dove dormire

Albergue de Peregrinos
CONFRADIA
DEL SANTO

 

26250 - Santo Domingo de la Calzada

Calle Mayor, 38-42
Tél. 941 34 33 90

      

Cammino di Santiago

TAPPA 6
TAPPA  6

da Santo Domingo

de la Calzada

a Burgos

(68 km)

 

Lasciamo Santo Domingo dirigendoci verso Grañón seguendo un lungo sterrato: qui il campanile della piccola chiesa del paese è stato trasformato in un ottimo albergue per l'accoglienza dei numerosi pellegrini che transitano nella zona.

Proseguiamo su strade secondarie e sentieri con continui saliscendi sino a Villafranca de Montes de Oca dove la salita si fa più dura per portarci al suggestivo monastero in pietra bianca di San Juan de Ortega.

Ripresa la strada verso Atapuerca scolliniamo a 1000 metri per ridiscendere sino a Villafría e poco dopo raggiungiamo la splendida città di Burgos, dominata dall'imponente Cattedrale che da secoli ospita i pellegrini in cammino verso Santiago di Compostela.

Burgos

 

Fondata come borgo militare, durante il Medioevo si è trasformata in una città mercantile con un grande potere economico sino a divenire capitale del regno di Castiglia e León (tra il X e il XV secolo), grazie ad un posizione privilegiata sul Cammino di Santiago e per il monopolio che deteneva sul commercio di lana merinos.

 

Questo splendore ha lasciato molte testimonianze nella città attuale.

L'antico quartiere medievale sorge ai piedi della collina del castello, una collina fortificata da cui si gode di uno splendido panorama sulla città: qui si possono ammirare l'arco di San Esteban, in stile mudéjar e l'omonima chiesa gotica, che ospita il Museo delle pale d'altare. Degna di nota è anche la chiesa di San Nicolás, dove si può ammirare una magnifica pala d'altare in alabastro policromo.

 

L'architettura di Burgos trova senza alcun dubbio la sua massima espressione nella Cattedrale, dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità: costruita su una vecchia chiesa romanica, l'edificio attuale è stato realizzato secondo un modello gotico franco-normanno.

Le decorazioni delle guglie delle torri e della parte esterna della cappella del Condestable sono solo due dei tanti capolavori che caratterizzano questa struttura. Tanta bellezza e genio costruttivo hanno dato vita, all'interno, a un lungo elenco di capolavori: la cupola stellata che sovrasta le tombe del Cid e di Doña Jimena, il coro, il sepolcro e la scala dorata dell'architetto e scultore locale Diego de Siloé, una delle figure più rappresentative del Rinascimento spagnolo.

dove dormire

Albergue de Peregrinos
CASA DEL CUBO

 

09003 - Burgos

Calle de Fernán González, 28
Tel. +34 947 460 922

      

Cammino di Santiago

TAPPA 7
TAPPA  7

da Burgos

a Carrión

de los Condes

(86 km)

 

Una tappa splendida caratterizzata dalla natura: l'itinerario si sviluppa prevalentemente su strade bianche utilizzate dai contadini, in un continuo saliscendi tra campi di grano e girasoli, macchie di colore che si perdono a vista d'occhio mentre si avanza nel cuore della regione di Castilla y Leon.

Raggiungiamo gli abitati di Rabé de las Calzadas e Hontanas prima di raggiungere le caratteristiche rovine del convento di San Anton.

 

Proseguiamo superando Castrojériz prima di risalire l'Alto de Mosterales portandoci oltre i 900 metri di altitudine, per una salita chiamata dai locali matamulos (ammazzamuli) per molti tratti con pendenze davvero impegnative.

Poi la strada spiana fin verso Carrión de los Condes.

Carrión de los Condes

 

Posta su una collina domina da un lato l'arida e piatta Meseta castigliana, dall'altro la fertile pianura del fiume Carrión: per molti secoli in questa operosa città cinta da mura, riuscirono a convivere franchi, ebrei e musulmani.

Gli storici ritengono che l'origine del riferimento ai conti di Carrión  sarebbe relativa a Gomez Diaz ed a sua moglie Teresa, conti di Carrión che nel 1077 chiamarono qui i Benedettini e li alloggiarono nel Convento de San Zoilo. Favorirono, inoltre, il passaggio dei pellegrini giacomiti costruendo anche un ponte perché potessero agevolmente attraversare il fiume e fare tappa a Carrión che trasse notevoli benefici e rinomanza. Nei secoli successivi sorsero diversi servizi per i pellegrini ed ostelli per ospitarli fino a contarne ben quattordici nel XV secolo. Furono costruiti altri conventi per altri ordini monacali e diverse chiese, vi si tennero Concili e conferenze, vi presero dimora diverse famiglie nobili ed il paese poté godere di una certa floridezza, infatti, in un codice medioevale si fa riferimento a Carrión affermando che è città "ricca di gpane, vino e carne".

Dopo il medioevo, cessati i pellegrinaggi a Santiago, il paese si stabilizzò e divenne un piccolo centro rurale;Nel corso del XX secolo vennero costruite nuove case con criteri e materiali idonei sostituendo vecchie case medioevali costruite con blocchi di fango e paglia essiccati al sole. Oggi la sua economia è legata principalmente all'agricoltura e all'allevamento del bestiame ovino e caprino, ai servizi e all'artigianato e ad alcune piccole industrie manifatturiere.

Il paese è ricco di monumenti medioevali romanici e gotici di carattere religioso quali: il Monasterio de San Zoilo, l'Iglesia de Santa Marìa del Camino, il Monasterio de Santa Clara e l'Iglesia di Santiago.

dove dormire

Albergue
ESTRELLA

 

34440  - Fromista

Avd. Ejercito Espanol
Tel.  +34 979 81 03 99
          

Cammino di Santiago

TAPPA  8

da Carrión de los Condes

a León

(56 km)

 

Si comincia a pedalare negli spazi infiniti della meseta, su un sentiero di terra e ciottoli che è quel che rimane della Via Aquitania, l'antico tracciato della strada romana voluta da Traiano.

Superata la città di Sahagún, cresciuta intorno ad un grandioso monastero benedettino di cui non rimane che qualche ricordo dell'antico splendore, si percorre verso Bercianos del Real Camino lungo un'alberata pista di terra.

Superati due piccoli fiumi, si avanza tra i campi di grano, non distanti dalla ferrovia.

Oltrepassato l'Alto del Portillo, si attraversa con qualche difficoltà la grande periferia che porta al centro di León

León

 

Il tempo ha trasformato León nella capitale del regno nel Medioevo, in un punto storico del Cammino di Santiago e in una città fatta su misura per i suoi abitanti. Conserva un’interessante eredità romanica, gotica e rinascimentale legata al periodo di splendore vissuto durante il medioevo.

La Plaza Mayor configura il centro di questa città attraversata dal fiume Bernesga. In questo complesso barocco sorge il Palazzo Comunale, chiamato popolarmente il Balcón de la Ciudad (Balcone della Città), perché dai suoi balconi coperti i notabili contemplavano lo svolgersi delle attività cittadine.

 

Nei pressi troviamo il quartiere di San Martín, che si sviluppa intorno alla piazza e alla chiesa omonime, con molti palazzetti e case nobiliari.

Merita una visita anche la chiesa di San Salvador di Palat del Rey, che risale al X secolo ed è la più antica della città: le vie di questa zona sono disseminate di bar e ristoranti dove è possibile degustare il meglio della gastronomia della regione, e per questo le hanno fatto guadagnare il soprannome di El Húmedo (la lingua).

 

L'itinerario può proseguire visitando il Palazzo dei Guzmanes (sede dell’Amministrazione Provinciale) e la Casa dei Botines (opera dell’architetto Antonio Gaudí, che inaugurò lo stile modernista nella città).

Nell’area cinta dalle mura di origini romane, troviamo la Cattedraleuna delle chiese gotiche più impressionanti di tutta la Spagna. La sua immagine frontale ci offre, sul portale, un rosone policromo e due torri, curiosamente separate dalla facciata principale. Ma quello che forse sorprende di più sono i 1.800 metri quadrati di vetrate.

 

Uno dei monumenti più significativi di tutta l’Europa è la Basilica di San Isidoro: le sue spesse pareti custodiscono gelosamente quella che è nota come la “Cappella Sistina” del romanico spagnolo (affreschi del XII secolo che decorano la cripta sotterranea del Pantheon Reale e che ancora conservano intatto il loro colore originale). 

dove dormire

Albergue de Peregrinos de las
BENEDICTINAS
CARBAJALAS

 

24003 - León

Plaza de Santa María del Camino, 3
Tel. +34 680 649289

      

Cammino di Santiago

TAPPA  9

da León

ad Astorga

(52 km)

 

Lasciamo la splendida León alle nostre spalle per affrontare una tappa breve su sentieri solitari, tra campi agricoli e piccole strade asfaltate con scarso traffico.

Raggiunto l'altopiano dove troviamo Villar de Mazarife, si devia verso Hospital de Órbigo, attraversando piccoli boschi di pioppi e salici.

Si entra in città attraverso il lungo ponte medioevale sul fiume Órbigo.

Si continua a pedalare seguendo le consuete frecce gialle che ci portano a valicare il Colle del Cruceiro di San Toribio.

Da questa altura è possibile vedere la città di Astorga, al di là della ferrovia che potremo oltrepasssare grazie ad un ponte metallico: moltissimi i monumenti che potremo visitare.

 

Astorga

 

Dopo la conquista romana, la località divenne un importante centro strategico per la presenza di ricchi giacimenti d'oro, ma il retaggio di quell'epoca e i resti degli sfruttamenti minerari non sono le uniche attrattive di Astorga.

Si rimane colpiti dall'insieme formato dai due monumenti più importanti della località, la Cattedrale di Santa María e il Palazzo Episcopale. Gli edifici si trovano uno vicino all'altro e sono circondati da mura di origini romane perfettamente conservate.

 

La Cattedrale, bella sintesi di stili, con elementi che vanno dal gotico fiorito al barocco e al rinascimento, venne costruita a partire dal XV secolo, i lavori terminarono solo nel XVIII secolo. Un'altra curiosità è la differenza di colore tra le due torri che affiancano la facciata, a causa di un terremoto che nel 1775 ne distrusse una ritardandone la conclusione.

 

L'interno merita una visita per l'impressionante pala d'altare maggiore e il coro.

A fianco della cattedrale si trova il Palazzo Episcopale, disegnato dal famoso architetto modernista Antonio Gaudí. È un complesso neogotico che sembra uscito da un racconto fantastico. Nel giardino all'esterno vi daranno il benvenuto tre angeli di zinco e all'interno si può visitare il Museo dei Cammini, che custodisce un'interessante collezione di pezzi legati al Cammino di Santiago.

Altri edifici interessanti sono la Casa Granell e la Chiesa di San Andrés.

 

La Plaza Mayor ospita il Palazzo Comunale in stile barocco e il martedì mattina, si allestisce un mercatino tradizionale.

Da non perdere anche una visita alle vestigia romane che si conservano nella città: il percorso conduce alla scoperta dei resti del foro, le terme, le domus (abitazioni), il tempio dedicato al culto imperiale, l'accampamento dei legionari e la rete fognaria. Nell'antica Ergastula (prigione) si trova l'attuale Museo Romano con statue, anfore, gioielli e rilievi.

dove dormire

Albergue de Peregrinos
SIERVAS DE MARIA

 

24700 - Astorga

Plaza San Francisco 3
Tel.  +34 987 616034

Cammino di Santiago

TAPPA  10

da Astorga

a Ponferrada

(54 km)

 

Altra tappa breve ma decisamente più impegnativa della precedente, poichè a metà del tragitto la strada sale rapidamente verso i 1.490 metri d'altitudine (punto più alto di tutto il Cammino) dove troveremo la Cruz de Hierro (Croce di Ferro).

C

om'è tradizione, ogni pellegrino lascia un sasso ai piedi del lungo palo di legno con in cima una croce in ferro: in questo punto si può sentire palpabile l'emozione, ormai mancano poco più di 200 chilometri per arrivare a Santiago.

 

La discesa è molto ripida e ci porta in breve tempo prima a  El Acebo, poi Molinaseca e infine si giunge a Ponferrada, nella regiona naturale del Bierzo, nota per il suo ottimo vino.

Cruz de Hierro

 

Siamo nel punto più alto di tutto il Cammino di Santiago di Compostela: qui si trova uno dei luoghi più importanti legato al pellegrinaggio giacobino: si trova nei Montes de Leon, a pochi chilometri da Foncebadón e a quasi 250 km da Santiago de Compostela.

 

Questa altura su cui è posta la Croce di Ferro è uno dei punti più significativi per la sua importanza simbolic.

Vi è una forte tradizione che include un rituale che molti pellegrini sono soliti compiere: consiste nel trasporto di una pietra, di una dimensione proporzionata ai peccati di cui ci si vuole liberare, dal punto di partenza del Cammino (ho raccolta lungo il suo tragitto) fino alla Cruz de Hierro, e una volta lì, viene posta nel mucchio di pietre che sostiene la croce.

 

Questo simboleggia liberarsi da quei peccati mediante il sacrificio.

Altre persone, in aggiunta o in sostituzione della pietra, depositano oggetti personali, ai piedi della croce, che gli conferisce un aspetto tra pittoresco e mistica.

Anticamente al posto della Cruz sorgeva un tempio pagano dedicato a Mercurio che era anche il protettore dei cammini.

 

È costituita da un palo di legno di circa cinque metri di altezza, sormontato da una croce di ferro: una replica dell'originale è conservato nel Museo dei modi di Astorga.

Alla sua base, nel corso degli anni, si è andata formando una collinetta. La leggenda narra che quando hanno costruito la Cattedrale di Santiago de Compostela, i pellegrini sono stati invitati a contribuire portando una pietra.

dove dormire

Albergue de Peregrinos
SAN NICOLAS DE FLUE

 

24400 - Ponferrada

Calle de la Loma
Tel.   +34 987 41 33 81
          

Cammino di Santiago

TAPPA  11

da Ponferrada

a Vega de Valcarce

(45 km)

 

Una tappa con continui saliscendi che ci porterà ai piedi dell' impegnativa salita verso il monte O Cebreiro che affronteremo il giorno successivo.

 

Si pedala nella valle del Bierzo, racchiusa tra i Montes de Leon, il Massiccio di galizia e l'ultima propaggine della catena Cantabrica.

Inizialmente il percorso costeggia il fiume Sil per proseguire poi tra campi coltivati e vigneti.

 

Superata Villafranca del Bierzo, dominata dal suo Castello e oltrepassato il fiume Burbia, si pedalerà non distanti dal Rio Valcarce in leggera ma costante salita sino ad arrivare al piccolo borgo di Vega de Valcarce, dove poter riposare in attesa delle salite che porteranno in Galizia.

Vega de Valcarce

 

Non è un borgo dal particolare interesse storico o architettonico, solo 800 abitanti in una comunità agricola.

Ma ai Pellegrini che qui si fermano per la notte, riserva indubbiamente una sorpresa davvero curiosa.

 

Proprio all'ingresso del paese, si trova l'ostello di Nossa Señora Aparecida do Brasil, gestito da una coppia brasiliana che ha realizzato qui il loro sogno: gestire un albergue proprio sul Cammino di Santiago.

 

L'albergue è riccamente arredato con suppellettili che richiamano fortemente i colori e gli usi del Brasile, con la tipica musica sudamericana di sottofondo.

 

Tradizione di questa coppia di Hospitaleri è la cena comunitaria, naturalmente con un menù tipico brasiliano.

 

La serata ha un suo rito con la presentazione dei pellegrini che hanno modo di conoscersi e trascorrere in grande allegria tutto il tempo di una cena decisamente insolita in Spagna.

dove dormire

Albergue
DO BRASIL

 

24520 - Vega de Valcarce

Carretera Nacional VI
Tel.   +34 987 543 045
          

Cammino di Santiago

TAPPA  12

da Vega de Valcarce

a Sarria

(52 km)

 

Pima parte faticosa, caratterizzata dalla splendida salita per superare l'ultimo mjonte del Cammino, il Cebreiro.

La strada si inerpica tra stradine asfaltate poco battute e dei veri sentieri di montagna, riservati ai pellegrini.

 

Si arriva in cima, da dove si può godere, tempo permettendo, di uno spettacolo straordinario sulle valli e montagne circostanti, sino a porre lo sguardo verso Santiago e il mare di Finisterre.

 

Entrati in Galizia, alle frecce gialle il sentiero è indicato dai caratteristici pilastrini di pietra.

Arrivati a Triacastela, si devia verso il Monastero di Samos e da qui si giunge a Sarria.

O Cebreiro

 

Questo piccolo villaggio posto a 1293 metri sul livello del mare, si raggiunge subito dopo aver oltrepassato l'Alto do Cebreiro.

Rappresenta la porta d'accesso alla Galizia per chi percorre il Cammino di Santiago. Cebreiro venne fondata prima dell'arrivo dei Romani, come testimoniano le "pallozas", le abitazioni di pietra dalla forma ellittica con tetti di paglia, di probabile origine celtica.

Nel villaggio si trova un sito di interesse e valore storico: la chiesa preromanica di Santa Maria la Real, fondata nell'XI secolo dai monaci benedettini, che contiene un Santo Graal. Le sue campane durante l’inverno suonavano per aiutare i pellegrini a orientarsi in mezzo alla nebbia.

Al suo interno è possibile ammirare la cappella di San Benito, dedicata ai monaci fondatori e la cappella del Milagro, al cui interno si conservano le reliquie del miracolo eucaristico che sarebbe avvenuto nel 1300 e la statua di Santa Maria la Real che, secondo la tradizione, avrebbe spalancato gli occhi dallo stupore di fronte al miracolo.

La tradizione popolare vuole che in un giorno d'inverno, un contadino del vicino paese di Barxamaior, di nome Juan Santìn, incurante del freddo intenso, si recò come di consueto ad ascoltare la messa.

Il monaco celebrante, che non credeva alla reale presenza di Gesù nell'ostia consacrata, quando vide arrivare Juan Santìn, avrebbe mormorato con disprezzo "cosa non si fa per assicurarsi un pezzo di pane e un sorso di vino...".

Durante l'eucaristia il pane e il vino si sarebbero trasformati in carne e sangue davanti agli occhi increduli del poco compassionevole monaco.

dove dormire

Albergue
MAYOR

 

27600 - Sarria

Calle Mayor, 64
Tel. +34 685 148 474
          

Cammino di Santiago

TAPPA  13

da Sarria

a Arzúa

(77 km)

 

Si esce dal ponte medioevale per percorrere sentieri tra muri di pietra (corredoiras) e strade secondarie tra campi coltivati e boschi.

Superato il pilastrino che segna gli ultimi 100 km per Santiago, si raggiunge Portomarin, città ricostruita sull'invaso artificiale del fiume Mino (embalse de Belasar).

 

Da qui si attraversano una serie infinita di piccoli paesi e case sparse di campagna che ci portano sino a Palais de Rei, moderna città che un tempo ospitava l'antico palazzo reale oggi scomparso.

Altri villaggi posti sui modesti rilievi coperti dal verde dei campi e dei boschi fino a giungere prima a Melide e poi ad Arzua, meta finale per questa tappa, ultima notte prima della meta finale: Santiago di Compostela.

Portomarín

 

La città nacque e si sviluppò in corrispondenza di un ponte romano che attraversava il fiume Miño andato distrutto e poi ricostruito in epoca medioevale anche a causa della presenza del Camino de Santiago.

 

Quando, nel 1962, fu costruita la diga di Belesar, tutto il paese si trasferì sul vicino monte del Cristo.

Lì vennero ricostruiti alcuni degli gli edifici più importanti, come la chiesa di San Nicola, sul cui lato destro sono ancora visibili i numeri scritti sulle pietre durante lo "smontaggio" dell'edificio e che servivano a permetterne la corretta ricostruzione.

La chiesa è di stile romanico e fu costruita dall' Ordine dei cavalieri ospitalieri di san Giovanni di Gerusalemme.

Nei periodi in cui l'acqua del bacino artificiale si abbassa sono ancora visibili alcuni ruderi del vecchio villaggio e i resti del ponte.

 

dove dormire

Albergue
MAYOR

 

27600 - Sarria

Calle Mayor, 64
Tel. +34 685 148 474
          

Cammino di Santiago

TAPPA  14

da Arzúa

a Santiago

de Compostela 

(34 km)

 

Tappa breve che ci porta a Santiago e alla sua Cattedrale: qui potremo consegnare la "Credenziale" con tutti i timbri apposti lungo il viaggio e ritirare la "Compostela".

Ma più della meta e del suo riconoscimento, restano nella mente e nel cuore  tutti i segni raccolti durante il Cammino, i pensieri e le tante emozioni.

Gli ultimi chilometri sono in parte in mezzo al bosco, poi una salita ci porta in cima al Monte do Gozo che domina la città.

Una discesa e la periferia prima di rggiungere la Porta del Cammino che porta alla piazza de l'Obradiro e alla sua grande Cattedrale.

Santiago de Compostela

 

La capitale della Galizia è sinonimo di "Camino", l'antico percorso di pellegrinaggio nato nel IX secolo e che da allora ha legato la città con il resto d'Europa.

Ogni anno migliaia di pellegrini (a piedi, a cavallo e in bicicletta) per vivere questa esperienza che unisce avventura e spiritualità: un modo di viaggiare assolutamente insolito e indimenticabile per viaggiare attraverso la Spagna.

 

L'obiettivo finale è la Cattedrale di Santiago, uno dei massimi santuari cattolici del mondo: al suo interno, nella cripta, i fedeli venerano le reliquie dell'apostolo Santiago (san Giacomo il Maggiore), patrono di Spagna.

Turismo e gastronomia sono una parte attiva della cultura della città: tantissimi i ristoranti e le taverne, che propongo le ricette tipiche della Galizia e la cucina della Spagna.

 

Santiago non è una meta culturale solo a causa del suo patrimonio e monumenti, ma anche grazie al suo imponente programma annuale di eventi: musica, concerti, feste tradizionali dove costume e folklore svolgono un ruolo essenziale. Musica, colori, danza e giochi riempiono le strade e le piazze nelle date più emblematici. Soprattutto, però, la Feste in onore dell'Apostolo Santiago distinguersi. Sono nel mese di luglio e hanno la designazione di Interesse Turistico Internazionale.

 

Assieme ai principali percorsi storici e alle quattro piazze che circondano la Cattedrale (Obradoiro, Quintana, Inmacolata e Platerías) Santiago offre ai visitatori straordinari punti di vista: l'attuale Mercado de Abastos di Santiago (costruito nel 1941), l'Hostal dos Reis Católicos (1501), la Casa do Deán (terminata nel 1753), la Casa do Cabido (1758), il Monastero e Chiesa di San Martiño Pinario, moltissima altri conventi, parchi e giardini pubblici.

TAPPA 8
TAPPA 9
TAPPA 10
TAPPA 11
TAPPA 12
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TAPPA 14

dove dormire

Albergue
MAYOR

 

27600 - Sarria

Calle Mayor, 64
Tel. +34 685 148 474
          

Cammino di Santiago

TAPPA  15

da Santiago

de Compostela

a Finisterre

 

(90 km)

 

Lunga tappa che discende verso il mare, con un percorso decisamente impegnativo: lunghi tratti di sentiero impervio con la possibilità che diventi ancor più duro per il fango in caso di pioggia.

Lasciata Santiago, si toccano i villaggi di Aguapesada, Negreira, Cornado e Vilar de Castro prima di raggiungere Olveiroa  dopo 54 chilometri.

Gli ultimi chilometri portano direttamente sull'Atlantico in corrispondenza di Cée, tipica cittadina di mare. 

Da qui si segue la costa, aggirando la baia prima di entrare a Finisterre

 

 

Finisterre

 

L'arrivo nella città di Santiago de Compostela segna la fine del "Cammino" di tipo religioso.

Molti pellegrini, però, preferiscono prima di partire ed abbandonare la Spagna  prolungare di alcuni giorni la propria permanenza nella verdeggiante e misteriosa Galizia per percorrere e raggiungere "Capo Finisterre" detta in galiziano "Cabo Fisterra".

Il cammino verso Capo Finisterre ("Finis Terrae" ovvero "fine della terra")  è un cammino diverso che permette di continuare ad ammirare paesaggi, spiagge e posti bellissimi della costa galiziana.

La tradizione tramandata nei secoli dagli antichi pellegrini medievali vuole che dopo aver raggiunto la città di Santiago ed aver pregato sulla tomba del santo apostolo di Gesù, dopo essersi purificati con il bagno nelle gelide acque dell'Oceano Atlantico e dopo aver aver bruciato i vestiti indossati durante il cammino o parti di essi si assista al tramonto nel punto più estremo della costa europea, Fisterra.

Oggi per il pellegrino il punto più estremo è il  luogo dov'è collocato il faro di Finisterre e la prietra miliare o cippo del"chilometro zero" del cammino di Santiago de Compostela.

Finisterre è il luogo dove gli antichi pellegrini medievali raccoglievano sulla sue spiagge la famosa "Conchiglia di Santiago" o "Concha de Santiago" per testimoniare a se stessi e dimostrare al mondo d'aver percorso per intero "El Camino de Santiago".

Per i pellegrini che da Santiago de Compostela fino a Finisterre hanno continuato a raccogliere i timbri è possibile ritirare presso la casa municipale o presso l'albergue de Fisterra l'ultima certificazione del "Cammino" chiamata "La Fisterrana" vale a dire la certificazione di aver percorso il cammino da Santiago fino a Fisterre ed aver raggiunto "el fin del mundo"

TAPPA 15

dove dormire

Albergue
ARASOLIS

 

15155 - Fisterra

Rúa Ara-Solís, 3
Tel. +34 638 32 68 69
          

Cammino di Santiago

© 2016 by Oscar Nani. Bikers for Love                via Milano 14 - 20060 Bussero                  tel +39 338 6914002                mail oscar.nani@yahoo.it                     Seguici su

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