TAPPA 7
da Blois
a Tours
(83 km)
Ancora una tappa straordianria ed interessantissima per la visita ad altri quattro importanti Castelli della Loira.
Si parte da Blois tenendo la Loira sulla sinistra per arrivare dopo circa 50 chilometri alla volta di Chamont-sur-Loire dove troviamo il primo dei Castelli di giornata.
L'itinerario prosegue sull'altra sponda del fiume fino ad arrivare al piccola Amboise, città che vide spegnersi Leonardo da Vinci.
Visitato il castello proseguiamo verso sud, oltrepassando una foresta, per giungere al magnifico Castello di Chenonceau considerato uno dei castelli più famosi e romantici della Valle della Loira.
La tappa termina a Tour, un'incredibile città che ci stupirà per le sue case in tufo bianco, i tetti in ardesia, le case medievali e rinascimentali-
Chaumont-sur-Loire: una città in festa
Immerso in un paesaggio lussureggiante, agghindato di fiori profumatissimi e variopinti, ecco Chaumont-sur-Loire, un borgo pittoresco che si estende per circa 2 km lungo una strada principale, bordato su un lato dal corso della Loira e sull’altro dalla roccia su cui si innalza il castello, nominato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Il gioiello più prezioso di Chaumont è il suo castello, fondato nell’XI secolo dal conte di Blois Odo I, poi passato nelle mani del cavaliere normanno Gelduin, il quale fece consolidare le fortificazione, rendendole ancora più massicce e imponenti.
Fu la nipote, Denise de Fougère, a recarlo in dote al suo sposo Sulpice d’Amboise, ponendo il maniero sotto la custodia degli Amboise, in cui rimase per circa 5 secoli. Incendiato e raso al suolo nel 1455 per volere di Luigi XI, come punizione a Pietro d’Amboise per la sua adesione alla Lega del bene pubblico, il castello venne poi ricostruito grazie all’intervento del re, una volta perdonati gli Amboise.
La ristrutturazione, finanziata dal sovrano, avvenne tra il 1465 e il 1475 per mano di Carlo I d’Amboise, figlio di Pietro, il quale fece aggiungere una zona settentrionale oggi perduta. Era il 1560 quando il castello di Chaumont-sur-Loire passò a Caterina de Medici, che vi accolse personaggi importanti e famosi astrologi come Nostradamus. Quando il marito, Enrico II di Francia, morì, la sovrana usò il suo potere per spingere Diana di Poitiers, amante del marito, ad accettare il castello di Chaumont al posto del Castello di Chenonceau.



Da visitare sicuramente il Centre d'Arts et de Nature, il museo correlato al castello, in cui natura e creazione artistica si fondono in un tutt'uno, dove si svolgono mostre ed installazioni artistiche a vario tema.
Le altre bellezze del borgo sono nascoste nel tessuto urbano del centro, intricato come un labirinto incantevole. Sono numerosi gli scorci suggestivi, le stradicciole in salita e in discesa che si arrampicano su e giù dalla riva del fiume agli speroni rocciosi.
Non mancano anche i musei e le esposizioni: la più originale è quella dedicata alle api, detta La Maison des Abelles.
A guidare i visitatori lungo le tappe della raccolta del miele c’è un esperto apicoltore, pronto ad insegnare i segreti dell’estrazione, a svelare le differenze tra i fiori e le proprietà dei pollini.
Il museo, originalissimo, è composto di sale a forma esagonale, come per riprodurre un grande alveare.
Ma a Chaumont-sur-Loire l’aspetto più interes-sante è senza dubbio la voglia di festa, infatti vi si svolgono alcune manifestazioni famosissime e coinvolgenti, che mostrano la cittadina al massimo del suo splendore e sono le occasioni ideali per assaporare l’ospitalità squisita dei cittadini.
L’evento più atteso è il Festival Internazionale dei Giardini: una grande festa dedicata ai giardini tematici, che si svolge nel parco del castello e attira in città artisti e esperti floricoltori. Un altro evento caratteristico è il Festival Excentrique, che si svolge alla fine di giugno, con spettacoli mirabolanti di artisti, giocolieri e musici.

Amboise, un angolo di "Italia"
Amata da personaggi illustri come Carlo VIII, che vi morì nel 1498, e Leonardo da Vinci, che vi trascorse i suoi ultimi giorni sino al 1519, la Amboise è famosa soprattutto per l’omonimo castello, fondato nel Quattrocento ma completato solamente nel terzo decennio del XVI secolo, durante il tutto il regno di Francesco I.
Quasi non ci sarebbe stato bisogno del riconoscimento dell’Unesco, per capire il valore storico e architettonico di questo splendido maniero, che insieme ai suoi giardini regala uno degli scorci più affascinanti della Valle della Loira.

Dopo la realizzazione delle prime fortificazioni, altre costruzioni significative vennero aggiunte ad opera di Carlo VIII, nato e cresciuto in paese.
All’esterno della struttura principale si può ammirare la cappella di SaintHubert, in stile gotico flamboyant e decorata con alcune pitture che rappresentano scene di caccia, infatti Saint Hubert è il protettore dei cacciatori.
Interessante anche l’ala cosiddetta “di Carlo VIII”, con le residenze del Re e della Regina, e la parte di Luigi XII, in stile rinascimentale, con gli appartamenti del XIX secolo.
Ma la zona più spettacolare è certamente quella delle terrazze affacciate sul corso della Loira, occupate da ampi giardini fioriti, dove si possono vedere il busto di Leonardo e il mausoleo islamico dedicato ai seguaci di Abd elKader, periti ad Amboise nel periodo in cui quest’ultimo vi era prigioniero.
La visita al castello è resa possibile da vari percorsi tematici, che offrono uno spaccato appassionante su diversi aspetti della storia francese, dal ruolo politico e artistico rivestito all’interno dell’Europa rinascimentale ai momenti di vita quotidiana trascorsi nelle stanze private del palazzo, sino ai retroscena più intriganti della vita a Corte.
Amboise offre ai visitatori tante occasioni di divertimento, svago e relax, durante le quali sarà possibile approfondire la conoscenza della storia cittadina o assaporare davvero le tradizioni della regione.
I turisti di origine italiana apprezzeranno particolarmente la Festa Italiana, che si svolge alla fine di maggio e dura alcuni giorni.
La manifestazione intende celebrare le arti, i mestieri e i prodotti tipici dello stivale, proponendo delizie gastronomiche e oggetti artigianali della nostra terra.
Chenonceau, il "Castello delle Dame"
Tra i numerosi splendidi castelli disseminati lungo il corso della Loira, uno in particolare colpisce l'attenzione e la fantasia dei visitatori di tutto il mondo per la sua caratteristica collocazione: è il Castello di Chenonceau, interamente costruito sull'acqua del fiume Cher e sostenuto da una serie di archi le cui fondamenta poggiano sul letto del corso d'acqua. Dall'abitato di Chenonceaux un viale che attraversa la tenuta conduce al piazzale d'ingresso del cosiddetto “Castello delle Dame”, appellativo derivante dall'intensa storia vissuta dalle proprietarie dell'edificio, costruito nella prima metà del XVI secolo per accontentare Caterina Briçonnet, moglie del tesoriere del re.
Alla morte dei padroni di casa, il castello passò dapprima nelle mani del governatore di Montmorency, e successivamente in quelle di Enrico II che, nonostante fosse sposato con Caterina de' Medici, lo donò alla propria favorita, ovvero l'affascinante Diana di Poitiers.
Tra invidie e gelosie, alla morte del sovrano, Caterina cacciò Diana convincendola ad accettare in cambio un altro celebre castello, nello specifico quello di Chaumont.
Eliminata dalla scena la rivale di una vita, Caterina de' Medici poté dedicarsi alla cura dei giardini ed al restauro di alcune ali dell'edificio, che vennero implementate ed ampliate.
Alla morte della nobildonna, sul finire del XVI secolo, il castello venne ceduto a Luisa di Lorena, moglie di Enrico III, la quale tuttavia non riuscì a godere della magnificenza della struttura poiché dalla morte del marito vi si ritirò in un profondo lutto trasformando di fatto uno dei più affascinanti castelli del mondo in un luogo di dolore e reclusione, come ancora testimoniano i colori cupi dell'arredamento della sua camera.

Un intenso percorso di passaggi di proprietà e vicissitudini legate alle guerre combattute dalla Francia nei secoli seguenti, portarono le nobildonne che dominarono il castello a effettuare con ottimo gusto, modifiche strutturali e a creare gli splendidi giardini che ancora oggi si possono ammirare e che costituiscono una buona parte del fascino del complesso, anche se risulta evidente come sia proprio il riflesso del castello sulle acque che scorrono placide sotto le sue arcate a donare all'insieme il suo caratteristico aspetto fiabesco.
All'interno della struttura, oggi adibita a museo, sono conservate le stanze e gli arredamenti del Cinquecento, così come numerosi dipinti ed alcuni arazzi fiamminghi che adornano la Sala delle Guardie dell'epoca d'oro dei sovrani di Francia; tra i grandi nomi della pittura mondiale della collezione privata spiccano quelli del Correggio, di Rubens e del Tintoretto, solo per citarne alcuni, presenti con opere di indiscusso valore.
Chenonceau è oggi il più visitato di tutti i Castelli della Loira: alla spettacolarità della struttura e della sua posizione, si aggiungono gli eleganti giardini antistanti (realizzati e curati personalmente dalle dame che ne furono proprietarie) e il " Labyrinthe", un labirinto circolare di siepi di tasso di 1500 metri quadrati immerso nel cuore del parco.
Tours: una magica atmosfera
La sua storia di Tours ha origini ben più antiche rispetto ai castelli affacciati sulla Loira: ne troviamo traccia fin dal periodo nel quale i Romani si spinsero in Gallia per allargare il proprio impero. Ancora oggi nella zona nordest sono visibili alcuni resti dell'antica Caesarodunum, la città fondata dai Romani proprio in questo luogo.
Le vestigia di muri, abitazioni e bagni sono quanto rimane di quell'epoca ormai remota, ma che possono dare un'idea di come si sviluppasse la cittadina duemila anni or sono. Dal IV secolo il culto delle reliquie di Saint Martin nella cappella costruita sopra la sua tomba, ha favorito la creazione e lo sviluppo della località di Châteauneuf SaintMartin e nella fattispecie di un luogo di culto, divenuto in seguito uno dei simboli del cristianesimo occidentale.
I pellegrini giungevano da ogni parte per pregare in quello che era allora uno dei più grandi santuari del mondo cristiano, aumentando così la fama e la prosperità della piccola località.
Nel XIV secolo, la città unificata risorse dal periodo buio dei secoli precedenti, divenendo una sorta di rifugio per il regno in pericolo: dalla metà del XV secolo al XVI secolo fu capitale del Regno di Francia ed i re Carlo VII, Luigi XI, Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I tornarono più volte a Tours con i propri uomini di fiducia, in quella che già allora era considerata una delle capitali francesi della seta.
Fu sempre qui che nacque, di fatto, il primo Rinascimento francese, i cui effetti sono ancora oggi apprezzabili in alcuni particolari delle torri della Cattedrale o nel Chiostro di SaintMartin.

Una visitare la stupenda Cattedrale di Saint Gatien, la cui costruzione iniziò a principio del XIII secolo e terminò solamente tre secoli più tardi: nell'insieme, è evidente lo stile goticoflamboyant dell'abside e della facciata.
La chiesa fu dedicata in un primo momento a San Maurizio, prima di essere poi definitivamente intitolata a San Gaetano.
Un altro grande edificio simbolo della città è lo Château de Tours, ispirato all'architettura carolingia. Le origini del castello risalgono alla fine del IX secolo, quando venne costruita una casa signorile, che fu poi ripetutamente ricostruita assumendo nel tempo l'aspetto che si può oggi ammirare.
L'edificio, che sorge a fianco della Loira, è dunque parte di un'antica fortezza che nell'XI secolo era contigua alle mura galloromane; al suo interno trova spazio un museo di storia della Touraine.
Un giro per le strade del centro darà modo di apprezzare le case medievali e rinascimentali o la bella Place Plumereau, sulla quale si affacciano edifici a "graticcio" e cioè dalla caratteristica struttura in legno (conosciuta in francese come “colombage”) ed affollata di bar e bistrò sempre molto frequentati.
dove dormire
Camping
LES ACACIAS
37700 - La Ville-aux-Dames
(6 km dal centro di Tours, sulla Loira)
Tel. 02 47 44 08 16
Camping
TOURS VAL DE LOIRE
37550 - Saint Avertin
(5 km dal centro di Tours, sulla Loira)
Tel. 02 47 27 87 47