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TAPPA  6

da Orléans

a Blois

(81 km)

 

Oggi la partenza è anticipata per una tappa davvero entusiasmante: sono ben 4 i Castelli che incontreremo lungo il corso della Loira.

Dopo una prima parte nella campagna francese, incontrando piccoli agglomerati di case e fattorie, incontriamo al chilometro 50 il Castello di Chambord, il più vasto ed il più prestigioso dei castelli del Rinascimento francese, costruito nel sedicesimo secolo e caratterizzato dal suo inconfondibile profilo di comignoli e torrette che lo fa sembrare uscito direttamente da una fiaba.

 

Il castello richiederebbe almeno una giornata di sosta, ma non ci si può certo fermare: a meno di 10 chilometri ecco il Castello di Villesavin, altro magnifico esempio di castello rinascimentale rimasto intatto dal 1526.

Pochi chilometri più a sud ci aspetta il Castello di Cheverny, una scintillante residenza d’epoca considerata il castello più lussuoso della Loira per i suoi interni sfarzosi e i giardini curati fino all’ultimo dettaglio.

Altri 16 chilometri e si arriva a Blois e al suo Castello: affacciata sul fiume la città incanta con la sua atmosfera un pò intrigante e magica.

Castello di Chambord: la storia

 

Sorto nel cuore di una vasta foresta ricca di selvaggina, Chambord non è stato progettato per essere una residenza permanente ma semplicemente un padiglione di caccia. Francesco I amava trascorrervi le giornate per dedicarsi al piacere della caccia, all’epoca privilegio riservato alla nobiltà. Non soggiornò che per brevi periodi nel castello, lasciandolo completamente vuoto dopo ogni passaggio e, in definitiva, il castello non fu mai terminato…

 

Nel corso dei secoli, altri personaggi e re di Francia, tra cui il famoso Re Sole (Luigi XIV) hanno contribuito ad trasformare ed abbellire il Castello.

 

Chambord è nato dal sogno di Francesco I, re di Francia, che portò in Francia dalle sue battaglie d’Italia un gran numero di artisti, trai quali Leonardo da Vinci. Nessuno conosce il nome dell’architetto di Chambord, ma questo capolavoro sembra essere inspirato dagli schizzi del grande maestro italiano, sopratutto la famosa scala a doppia rivoluzione. 

 

Il castello di Chambord segna l’inizio del Rinascimento francese, armonioso equilibrio tra i principi italiani e le tradizioni francesi. Chambord è un castello dalle prooporzioni perfette che provoca un sentimento di maestosità, un’armonia nei volumi e le decorazioni.
Prendete la scala di Leonardo per raggiungere le terrazze: dall’alto del maschio, lasciatevi ipnotizzare dalla fantasia dei tetti con le torrette, i comignoli e le lucarne vertiginose e approfittate di una vista incredibile su tutta la Tenuta.

Lo sviluppo continuò attraverso i secoli XVII e XVIII con l'affermarsi dell'industria della setatanto che Lione finì per vestire i ricchi di tutto il mondo e per produrre le decorazioni interne delle loro dimore.

L'ordinato sviluppo urbano della città, anche dopo l'era napoleonica, proseguì e vide prevalere lo stile Haussman. Haussman era un famoso barone che aveva rimodellato Parigi in senso moderno, tagliando nuove strade nella città vecchia, dando il via alla costruzione di quartieri periferici, creando un sistema di parchi pubblici e riorganizzando la rete dei servizi urbani.

A lui si devono i celebri boulevards alberati che si dipanano dai monumenti e dagli edifici più importanti di Parigi, slanciandosi verso la città. A Haussman si ispirò il prefetto Vaisse per la modernizzazione di Lione. Godendo di un innegabile potere Lione arriva alle porte del XX secolo con un continuato sviluppo urbano.

 

Oggi è una grande metropoli, dove i successi del passato vivono in armonia con gli obiettivi del futuro. La città è bagnata da due fiumi, il Rodano(ad est) e la Saône(a ovest), che scorrono entrambi da nord a sud. Il centro è agevolmente visitabile a piedi. Le principali aree di interesse turisticosono: la collina di Fourvière, la parte più antica della città, conosciuta anche come “la collina della preghiera” per le numerose chiese e istituzioni religiose presenti; la Vieux Lyon, l'area rinascimentale, lungo la riva destra del fiume Saône (Saona); Presqu'île, tra i due fiumi, il vero cuore pulsante della città; Croix-Rousse, a nord di Presqu'île, tra i due fiumi, è conosciuta come "la collina che funziona" perché fino al XIX secolo era l'area dei lavoratori della seta (i famosi 'canuts'). 

Il Castello di Villesavin

 

Percorsi solo altri 10 km, eccoci a Tour en Sologne, dominato dal Castello di Villesavin.

Questo insediamento rappresenta un magnifico esempio di castello rinascimentale rimasto intatto dal 1526, caratterizzato da una splendida vasca italiana in marmo di Carrara.

 

Al suo interno possiamo trovare una splendida collezione di costumi e manufatti che ripercorrono la storia del matrimonio dal 1840 (il museo è noto per essere il più grande del mondo) e l’insolito museo delle carrozze e carrozzine trainate da cavalli.

Il Castello di Cheverny
 

Sono solo 5 i chilometri cui dista il Castello di Cheverny, una scintillante residenza d’epoca considerata il castello più lussuoso della Loira per i suoi interni sfarzosi e i giardini curati fino all’ultimo dettaglio.

La bellezza di questo castello si deve all’opera di Jean Monier di Blois che venne inviato da Maria de’ Medici in Italia per perfezionare il suo talento. Una volta rientrato in Francia lavorò al palazzo del Lussemburgo, al castello di Blois, la sua città natale e infine a Cheverny dove diede massima espressione della sua bravura.

La facciata principale del castello è interamente in pietra da taglio. Come altri castelli, Cheverny è stato costruito con blocchi di tufo calcareo bianco, la pietra di Bourré: tenera all'uscita della cava, questo tipo di pietra si indurisce ed imbianchisce con il passare del tempo.

La facciata è decorata con busti romani, in voga nel Rinascimento. Il piano generale di Cheverny con i suoi grandi padiglioni ad angolo sormontati da cupole ed i suoi motivi decorativi di pietra in linee sovrapposte, rappresenta una novità per l'epoca

 

Le stanze più sfarzose sono sicuramente la Chambre du Roi e il Grand Salon con 34 pannelli in legno dipinto che raccontano le gesta di Don Chisciotte.

 

Anche l’Orangerie (la serra invernale) merita una visita: qui venne nascosta la Gioconda di Leonardo durante i saccheggiamenti nazisti.

 

I giardini sono davvero suggestivi grazie a una perfetta mescolanza di stili che vanno dal classico all’inglese.

Blois

 

Città a misura d’uomo con 50.000 abitandi, Blois coltiva la dolcezza e la qualità di vita, il dinamismo economico e universitario, la ricchezza della vita associativa, culturale e sportiva.

Dotata di un ambiente naturale e architetturale eccezionale lungo la Loira, la metropoli è attraversata dal fiume che la pone al cuore di un'area classificata Patrimonio dell’Unesco come “Paesaggio culturale”.

 

La città dispone di un polo universitario e d’insegnamento superiore in forte sviluppo (quasi 5.000 studenti) che mira a specializzarsi con particolari corsi di laurea assenti in altre regioni.

 

Il tessuto economico di Blois e del suo agglomerato urbano è caratterizzato da attività molto varie tra loro, ma non manca una politica di sostegno dell’agricoltura periurbana bio o ragionata e dei cicli brevi di vendita dei prodotti dal produttore al consumatore.

 

Il cuore di Blois batte anche al ritmo di una cultura dinamica e al passo con i tempi: la Halle aux Grains propone tutto l’anno un programma di qualità, tra musica, canzone, teatro e danza con un gran numero di spettacoli e dando spazio a molti giovani talenti

Grande orgoglio degli abitanmti di Blois è il Castello omonimo: dimora favorita dei re e delle regine di Francia nel Rinascimento, il castello reale di Blois, unico palazzo reale della Valle della Loira, è ornato di magnifici decori policromi recentemente restaurati.

 

A partire da Luigi XII, nato a Blois nel 1462, il castello diviene dimora favorita dai re di Francia per più di un secolo. Blois è il primo cantiere lanciato da Francesco I e i suoi successori vi dimorano volentieri. Francesco II vi passa la metà del suo corto regno e Henri III vi organizza due volte gli Stati Generali del reame per tentare di porre fine alle guerre di religione (1576 e 1588). Fu in questa occasione che il castello di Blois divenne il teatro dell’assassinio del Duca di Guisa, compiuto su ordine del re il 23 dicembre 1588.

 

Il VXI secolo è anche a Blois il secolo delle regine: vi si succedono Anna di Bretagna, del quale matrimonio con Louis XII permette la riunione della Bretagna alla Francia, poi Claudia di Francia, che ha lasciato il suo nome alle prugne che fece coltivare nei giardini di Blois. Sempre a Blois ha vissuto ed è morta Caterina de’ Medici, dopo il breve regno di Maria Stuart. Sempre legati al ricordo di Blois sono i ricordi degli sposi re Henri IV, Margherita di Valois, la «regina Margot», e Maria de’ Medici che ne evase nel 1619.

 

Rifugio nel XVII secolo dei principi in esilio, Maria de’ Medici, Gaston d’Orléans, Maria-Casimira di Polonia, il castello diventa caserma alla veglia della Rivoluzione Francese. Classificato monumento storico nel 1840, vede una restaurazione condotta da Félix Duban che gli riconferisce il suo splendore. La città di Blois vi installa il museo delle Belle Arti nel 1850. Oggi nominato museo di Francia, questo castello riunisce più di 30 000 opere d’art di cui una parte è presentata negli appartamenti reali nell’ala Louis XII e al momento delle esposizioni temporanee.

 

Per più di quattro secoli, re e regine hanno fatto del castello reale di Blois un tesoro dell’ architettura francese. Intorno alla corte di dispongono quattro facciate che testimoniano quattro epoche differenti: il Medioevo, l’ arte gotica, il Rinascimento e il Classicismo.

A nord-est, la sala degli Stati Generali è la più grande sala civile gotica dell’inizio del XIII secolo visibile in Francia.

A est, l’ala Louis XII, costruita in pietra e mattone in stile gotico fiammeggiante tra il 1498 e il 1501, occupata dal museo delle Belle Arti e prolungata a sud da una galleria e in nella cappella Saint Calais (1508). Vi si intravedono i primi segni dell’influenza italiana.

A nord, l’ala François I, con la celebre scalinata monumentale, capolavoro del Rinascimento (1515-1519), ospita gli appartamenti reali riccamente mobiliati da Francesco I, Henri III e Caterina de’ Medici. Essa illustra in modo monumentale l’incontro della tradizione francese con l’influenza italiana. Infine, a ovest, l’ala in stile classico è stata costruita da François Mansart per il duca Gaston ’Orléans, fratello del re Luigi XII, dal 1635 al 1638. Capolavoro dell’architettura classica, la tromba della scalinata interna è una creazione imponente a cupole incastrate.

 

Tutte le sere dal 2 aprile al 18 settembre, la corte interna del castello si copre di luci al ritmo della musica e degli avvenimenti che hanno segnato la storia della Francia: l’ illuminazione unica dell’architettura grandiosa della corte accompagnata da effetti sonori crea un ambiente particolarmente propizio alla scoperta di numerosi secoli di storia della Francia. Amori, drammi e misteri ritmano la recita della vita dei re e delle regine di Francia nel Rinascimento. Luigi XII, Francesco I, Caterina de’ Medici e suo figlio Henri III… tanti nomi celebri legati a questo monumento unico dell’ architettura francese (tradotto simultaneamente con audioguide in inglese, tedesco, spagnolo e italiano).

dove dormire

Camping Municipale
CAMPING VAL DE BLOIS

 

41350  - Vineuil

(2 km da Blois, sulla sponda della Loira)
Tel. 02 54 78 82 05

      

© 2016 by Oscar Nani. Bikers for Love                via Milano 14 - 20060 Bussero                  tel +39 338 6914002                mail oscar.nani@yahoo.it                     Seguici su

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